Giochetti inutili!

     I nostri cari compari non sembrano brillare di molta iniziativa, nel cercare di scovare il vile Joseph Inca.
    Dopo aver trascorso molto tempo a incolparsi l'un l'altro di ignominia e di vigliaccheria, tentano altre strade per comprendere da dove arrivi l'"attacco".
    Eh, ma Joseph Inca non e' solo, e non ha solo collaboratori di questa impresa; ha anche amici che sembrano capire qualcosa di informatica, e lo avevano gia' messo in guardia contro certi trucchi telematici. Alcuni dei quali ancora neppure messi in atto: i cari compari, si direbbe, hanno ancora strada da fare.

    Contro quello che (probabilmente) e' il trucco usato piu' di recente, ero stato messo in guardia molto tempo fa. Si tratta di registrare una serie di siti, o meglio ancora creare delle singole pagine non linkate su un sito "amico", e poi mandarne gli URL (uno ciascuno) a tutti coloro che si sospettano essere Joseph Inca, gabellandoglieli come grotte del tesoro di oscura ontosapienza. La speranza e' che solo il vero Joseph Inca clicchi sull'URL assegnatogli, tradendosi.

    Per buona misura, sulla pagina (o nella email stessa) si possono inserire dei traccianti speciali che, di nuovo, lasciano tracce sul Web, consentendo di risalire al tesoro dell'Inca.

    Questo è il motivo, cari compari, per cui ormai da mesi mi hanno convinto a rinunciare a navigare in prima persona nei siti sconosciuti. La ritenevo una precauzione forse eccessiva - fino ad oggi.

    Ma questo vi spiega due cose.

    Prima di tutto, come mai molti di voi, sospetto, abbiano ricevuto email simili a quella arrivata a me, ma con URL personalizzati (guai a voi, miscredenti, se avrete cliccato su quegli indirizzi: l'ombra dell'Inca si
stende su di voi!).

    La seconda, il perché il nuovo sito (e ci tornerò sopra fra un attimo) sia stato visitato da cosi' tante persone, tra le quali un indirizzo appartenente ad una Questura e due indirizzi appartenenti ad un Internet
Cafe'. E, per evitarvi lo sforzo, vi rivelerò un altro segreto: in quell'Internet Cafe' non c'era il malvagio Joseph Inca, ma uno studente uguale a tanti altri, con un floppy uguale a tanti altri. Non sono pratico
come voi di queste magie informatiche, cari compari, ma ho chi mi assicura che, mentre io dal mio oscuro covo esaminavo il nuovo sito, il "browser" responsabile era in quell'Internet Café, e addirittura la connessione pareva provenire da un posto ancora diverso.

    Precauzioni eccessive, senza dubbio. O no? C'e' chi mormora che, se per andare in barca serve il salvagente, in certi casi possa tornare utile anche un casco da motociclista. Ed io, vi confesso, non sono bravo a nuotare.

    Cosi', con il mio caschetto, mentre un insospettabile fungeva da salvagente ed altri due timonavano la barca, vado a vedere il nuovo siterello, che un frettoloso discepolo (mai fidarsi dei discepoli; ma non devo venire a insegnarlo io a voi, eh?) mi conferma essere genuino...

    Ahime', la delusione! Sa di già visto (eh, ma lorsignori non sanno questa storia. O forse si'?). Un sito di facciata, registrato di fresco al punto che fallisce la prima di tutte le prove: la visione attraverso la
"cache" del Google. Da li' in poi e' una Caporetto: sul sito c'è solo un "redirect" alle mie pagine, non e' affatto un mirror, ed e' stato tirato su alla bell'e meglio in poche ore.

    Tsk tsk. Andiamo, su. Passi che venga registrato un dominio "anti", in Brasile, senza che i miei corrispondenti brasiliani m'informino di niente; passi che appartenga a un esterno; ma il link al sito ufficiale dell'ontopsicologia nel codice HTML, suvvia!

    Al che mi domando: cosa si voleva ottenere, facendomi vedere questa misera paginetta? E mi rispondo: niente, solo vedere quale di molte pagine possibili avrei visitato, e magari leggersi il mio indirizzo Internet. Su questo tornerò più sotto.

    E tuttavia e' stata una visita istruttiva. Vorrei ricambiarne l'opportunita' con alcune considerazioni.

    Questo sito, compari belli, è INARRESTABILE, perché è prodotto da mani diverse: molti hanno accesso anche alle mail che giungerebbero a me e alla password per l'FTP. Fermarci tutti e' un giochetto complicato. E potrebbe essere assai costoso: per ora molti mi aiutano per curiosita' e generosita'; il vedermi fermato di forza ne farebbe forse fuggire alcuni, ma interesserebbe cento altri. Per esempio: l'amico che vi ha lasciato in regalo nei "logfile" un IP ministeriale, nemmeno io so fino a che punto mi
aiuti per solidarieta', e quanto invece per propri fini istituzionali.
    Dopotutto, è almeno dal 1998, quando siete stati segnalati come setta, che il Ministero dell'Interno ha buoni motivi per interessarsi a voi.

    Né sono i soli. O pensavate che questo sito fosse in più lingue perché ho ricevuto un dono dallo Spirito Santo? Eh, no. Anche qui, persone da diverse parti del mondo, di madrelingua, stanno lavorando sul sito e si coalizzano in base alle mail che chiedono aiuto nei loro Paesi: come potrete fermare una cosa simile? Lo imparò Re Canuto, che non si può fermare la marea; e il vostro boss, scusate se ve lo dico, si direbbe assai meno maestoso di Re Canuto, e con ancor meno dimestichezza con il mare.

    Torniamo ora al mio fantomatico indirizzo Internet. E' logico che non ne ho uno solo e che quando lavoro al sito uso abbonamenti "usa e getta"; una precauzione che, scusate l'orgoglio, avevo adottato da me, prima ancora dei rapporti con i miei amici informatici.

    E allora? O non vi serve davvero, e vi basta sapere quale indirizzo ho cliccato, per sapere chi è l'uccellino che me lo e' venuto a fischiare; e vi dovrei deludere, perché non è uno dei condor che vi svolazzano sul capo, ma era un passerotto nuovo, con uno sgradevole odore di falso.

    Oppure avete delle speranze, il che significa che in qualche modo esistono dei provider dei quali potete consultare i dati riservati dei "log", e se avessi usato uno di quegli abbonamenti potreste risalire a me. Lorsignori sanno che trattasi di un grave reato, vero? Non tanto ledere la privacy quanto mettere le mani su dati riservati, che il provider deve custodire con la diligenza del buon padre di famiglia.

    E ditemi, ne varrebbe la pena? Come vi riproponete di fermare il perfido Inca, ammesso e non concesso che sveliate la sua identita' segreta (vi daro' un indizio: non porto occhiali, non lavoro al 'Globe' e non mi chiamo Clark Kent)?

    Denunciando? Non vi conviene, perché potrebbero essere portati ad un processo molti atti e testimoni contro di voi!

    Intimorendo? Farci un'offerta che non potremo rifiutare? Eh, ma non e' affatto detto che non abbiamo pensato a tutte le conseguenze che ci potevano arrivare da vostri fanatici, o da sicari: anche la Polizia però sa tutto e aspetta solo una vostra mossa falsa, almeno da quando vi ha segnalato come setta nel gia' ricordato rapporto del 1998!

    O pensate a qualcosa di piu', diciamo, "definitivo"? Altro gravissimo errore! Vi scoprireste solamente e non fermereste proprio nulla: siamo tutti coalizzati e se uno dovesse mancare (anche per un puro raffreddore) ce ne sono altri cento che continuerebbero l'opera.

    Ma un po' di autocritica, non ve la fate mai?