QUESTIONE DI STILE !

     Molto spesso le supposizioni trovano fertile terreno per diventare assoluti categorici sostenuti da congetture schizofreniche prive di fondamento.
     Diciamo che qualcuno sia curioso di sapere chi c'è dietro Joseph Inca ma che, nonostante le più avanzate tecniche di spionaggio informatico non cavi un ragno dal buco e resti nella curiosità, che poi tanto non è tale, poiché dietro è detto ci sia tutto un discorso di business internazionale, non ONLUS, di non poco conto, che visto dalla parte del padrone è cosa buona e giusta.
    Primaria  è la salvaguardia della propria immagine pubblica, spesso contaminata da fatti attinenti la sfera privata.
    E la prima cosa che viene richiesta al Boss, da parte dei suoi adepti e dei corrispondenti collegati, è l'identificazione ed eliminazione del cattivo di turno che, attraverso Internet, parla male del gruppo e "rovina la gente".

 Ma il capo non riesce a dare una risposta coerente. Proprio non ci riesce.

    Passano mesi e i migliori hackers assoldati fanno ottimi fori acquatici ché alla fine la rete è ancora senza pesci.
    La pressione aumenta e così pure la diffusione di anonime notizie "cattive" da parte di incogniti siti ritenuti reprobi e mendaci come il Nostro.

    Bisogna trovare il colpevole! Il classico caso di tanti film polizieschi.
    L'opinione pubblica-gruppica preme per avere il mostro in prima pagina (e per nascondere il proprio mostro collettivo e quelli personali... se no sai che macello!).

   Ma come... LUI che sa tutto e vede ogniccosa perché non ci dice chi è Joseph Inca?
Forse LUI lo sa e non ce lo vuole dire: chissà perché?
LUI però lo sa!
LUI non lo sa!

    Queste voci serpeggiano e si accavallano fra gli ontici, che si rendono sempre più conto di essere stati truffati, ma che non possono arrendersi tranquillamente all'evidenza.
 
 

LA RICERCA DEL CAPRO

    La ricerca del capo si focalizza allora nella ricerca del capro quale autore colpevole di orrendi misfatti internettiani. Tra i vari possibili orchi si sceglie quello che agli occhi dei più risponde all'identikit del subdolo traditore, magari esperto di Internet, ontoapostata, e si comincia a diffondere la lieta novella nella sede dove il contraddittorio è impossibile: la seduta terapeutica col Capo, durante la quale, tra l'altro, si informa l'ascoltante circa il misfatto e circa le azioni legali che saranno intraprese contro il mariolo.

    Con molta "professionalità", senza considerare assolutamente l'evidente interesse del terapeuta in conflitto e a sfavore del cliente-dipendente, viene richiesto il passaparola.

    Gloria dall'alto dei cieli e pece fusa in terra a chi zoppica di testa (chi non è adepto non tenti di capire questa affermazione).

    Questi, loro malgrado angelici sicofanti, inviano a loro volta SMS "spirituali" quali aleggianti zefiri cui fanno eco corrispondenti vocalizzi: i diffusori logaritmici della terribile verità.
 
 

LE PROVE DELL''ACCUSA

    Il Pubblico Ministero (Prof. Meneghetti), dopo inutili ed improduttive indagini, adduce le seguenti, inesistenti, prove, atte a individuare, entro ogni ragionevole dubbio, in modo univoco e incontrovertibile, l'imputato autore del sito in oggetto, incriminandolo senza possibilità di appello, incastrato nella sua delittuosa responsabilità.

Infatti.

Il colpevole è senz'altro X perché:

1) I testi  originali del sito "kattivo" sono nella loro lingua originale;

2) I testi sono scritti in un "certo stile";

3) X è l'unica persona al mondo di una certa nazionalità che scrive con un "certo stile"; tutti gli altri  milioni e passa di cittadini (rigorosamente controllati uno per uno), senza contare i residenti all'estero, gli emigrati, gli oriundi e tutti coloro che conoscono assai bene questa lingua, per altri svariati milioni, che invece scrivono anch'essi, con un "certo stile" ma che certo non è "quello" (stile)! Certo che è così!
Siatene certi!

4) Ergo X è proprio lui... e uno che rovina la gente va debitamente e definitivamente punito;

5) E' sicuramente X perché "Io so" che i servizi segreti delle maggiori superpotenze sono in costante all'erta sui suoi movimenti;

6) Le cose stanno così perché "lo dico Io" e guai a chi mi contraddice (la prova schiacciante).

Ipse dixit.

"Gloria" che scema dall'alto dei cieli (Reb. II;1x;68) - Ancora inutile che i non addetti ( = non adepti) tentino di capire questa ultima affermazione!).
 

    Si tacciono invece altri elementi quali:

1) X è a conoscenza di certi fatti (ancora non divulgati) che potrebbero compromettere l'immagine e la credibilità di qualcuno, e il portafoglio di qualcun altro;

2) X è in possesso di tutta la documentazione cartacea e non che potrebbe... ecc. ecc.;
 
 

X = Joseph Inca.  Colpevole! Indegno!

"Indegno!" sentenziò il Dio Boss a X;

    "Che fijo de mignotta! mortacci sua a 'stu stronzo che ce rompe er cazzo insieme co' tutti quell'artri stronzi!" (quasi testuale, molto, ma molto, ma molto, purgato) sbraitò nel suo consueto, ignobile lessico,  con estrema sgrazia e sleggiadria, l'onicofaga Annucciatrice (sbeccata in fallo) dal basso della sua lugubre sciattezza.
    In pochi attimi la notizia era diffusa. Il ciclo dell' IDDIO-TA era stato completato.
 
 

Un'autentica balla!
Una Calunnia Brutta e Kattiva!
Una IperKazzata da Maestro!
Una Balla ontica!
........
Ma verità per gli adepti!!!



    Se non tralasciamo i fatti storici delle persone, soprattutto quelli del gruppo italiano, occorre fare alcune considerazioni che l'inquietudine mitigano, e precisamente:

1) La possibilità di osservare come spettatore un palcoscenico da cui è assai difficile scendere perché calcandolo se ne ricava, per molti monoreddito l'unico companatico, e per i restanti l'illusione di vivere "nel posto più bello del mondo" (testuale).

2) La possibilità di osservare e verificare come gli strumenti psicologici dell'ontopsicologia, se usati in un certo modo, siano micidiali nel condizionare il giudizio delle persone di una certa appartenenza, oscurandolo a tal punto che si vedon mostri e colpe laddove qualcuno proietta.

3) La possibilità di aver avuto il modo di osservare la cabina di regia e le persone collegate ai bottoni;

4) La fortuna di aver potuto soggiornare su una collina orwelliana (Truman Hill) mezza disboscata, con poca acqua, tanto cemento, troppi occhi e orecchie;

5) La possibilità di raccogliere notizie direttamente da certi transfughi alcuni/e dei/delle quali d'alcova e/o di crack economico;

6) L'impossibilità assoluta, per certuni e certaltri, di mutare giudizio, o meglio timorosa credenza, su eventi mai accaduti ma debitamente contraffatti.

Non esiste più efficace menzogna della verità non percepita

...Sempre con un "certo stile"...