LA SACRA SINDROME 2
Cominciamo, tra il serio e il faceto, subito con un esempio.Vedi "Quando l'anima danzò l'essere"
http://onto.provocation.net/animadanza-it.htmTenete presente che le immagini non sono del "Maestro" ma di una sua adepta, il testo ipnoverbotico è invece del "Maestro".
Tutto si consuma nell'intimità di Cala Fico (Sardegna - Isola di San Pietro - Comune di Carloforte)
Dove A.M. possiede una villa isolata, da scortico, in riva al mare.
(n.d.r. le aggiunte di testo sono in corsivo)
l'immagine è stata completata con due tratti essenziali (quali sono?).
"L'immagine deve avere una grafica anestetizzata da tutti gli istinti, da tutti i modi di temperamento naturistico o pagano. Si ottiene così un'immagine ieratica, essenzializzata, senza emozioni o espressioni. E' un'immagine icastica, il più possibile logica al significato che deve tradurre, statica fissa, composta... Cioè il devoto, il fruitore quando guarda quella Madonna, quel Gesù, non deve essere distratto da nessuna forma di emozionalità mondana, terreste o temporale perché tutto ciò che è umano o natura è considerato peccato. Solo ciò che deriva dall'alto, dalla verticalità dell'assoluto puro è salvezza, è purificazione e santità... L'arte fatta in questo modo è già uccisa perché reclusa nel campo dell'ideologia, della logica e quindi non è più arte. Questo modo di vedere, di fare, di pensare è l'esperienza tanatica dell'arte" (A. Meneghetti - "Ontoarte" pag. - 192 ).Nulla da aggiungere.
E' tutto talmente ovvio!
Se volete andate pure a vedere le altre decine d'immagini. Tutte hanno queste caratteristiche:
- Nessuno dei corpi ha le mani e i piedi;
- Tutti i corpi sono senza volto;
- La testa è sempre raffigurata come una specie di casco o cappuccio esemplificativo dell'incidenza attiva del monitor di deflessione.
- La figura maschile risulta sacralizzata in una trascendenza mistica simile ad una icona sacra (effetto "Sacra Sindrome");
- La componente sessuale (dove la donna è succube) risulta preponderante rispetto a tutte le altre:
- In uno sfondo la montagna rappresenta una posizione coitale;
- In una figura è celata una fellatio;
- In un'altra è evidente uno "smorzacandela";
- In un'altra c'è scritto: "le cose entrarono e fecero festa"
- ... Cercate da voi...Si disse che sugli scogli della cala qualcuno avesse rinvenuto quest'oggetto.
Sarà vero?
Se avete voglia di leggervi "il disegno psicosemantico", uno degli strumenti ontopsicologici per la diagnosi della personalità, troverete una consistente messe di prove che evidenziano disturbi che vanno dalla schizofrenia latente alla ossessione compulsiva fino a culminare nella sacralizzazione della "Sco... celeste".
Ma insomma!Che penetrante pubblicità!
A proposito sapete che A.M. ha conosciuto molto bene il nostro grande Tinto Brass?
Ah! Monello!
Ma almeno per Tinto un cu.. è un cu.. e basta! Prendilo o riprendilo come vuoi, sempre cu... è!.
E poi che cu...i quelli di Tinto!
Quello che conta è non farcisi prendere!
Proseguiamo sempre con le immagini un po' più seriamente (si tratta ora del Maestro!).
ONTOARTE: L'IN SÉ DELL'ARTE
Antonio Meneghetti
1983 - (1988) - (2000) - £ 100.000
446 pp. - 20x26,5 - Italiano
Brossura, copertina rigida setificata, serigrafata. Rilegato a mano.
ISBN 88-86766-73-5Questo è uno dei rarissimi libri d'arte senza nemmeno un'illustrazione, una riproduzione un'immagine. Solo testo!
Il prezzo di listino è ancora in vecchie lire e comunque non è riportato sul libro.A.I.D.A.: attenzione, interesse, desiderio, acquisto. E' stata la prima strategia di pubblicità.
Poi si è passati all'analisi semiotica e via via si è giunti alla messaggio che non propone più oggetti ma valori che impattano e denunciano stereotipi sociali, culturali, ideologici (cfr. il connubio Oliviero Toscani - Benetton).
Nella copertina del libro si va oltre.
Questa è la prima volta che viene spiegata la sottile subliminalità condizionante del codice meneghettiano.Attenti che non è per niente facile!
Chi, degli ontici, riesce a vedere può, se vuole, uscire dalla dipendenza meneghettiana. Chi non ce la fa o non vuole... Problemi suoi.
E' opportuno precisare che chi non ha mai avuto a che fare con l'OntoPsicologia può darsi che non riesca a vedere anche lui i sottocodici subliminali e questo confermerebbe quanto sopra detto.
Inoltre il tutto viene cortesemente offerto gratis.Allora il libro non contiene immagini quasi il testo facesse iconoclasi della copertina, assorbendola.
In realtà il verbalizzato non è altro che un aggancio per creare la massima dipendenza verso l'immagine plurisessuale soprastante.Analizziamola compiutamente.
Per meglio capirla facciamo qualche trasformazione.
Evidenziamo la silhouette e diamo una sorgente di luce.
Ora c'è un sole, un sole di mezzanotte come in una fredda e desolata distesa artica, nessuno sfondo (in apparenza), in controluce una macchia di nero.
In apparenza
Invece l'immagine presenta molte letture..
Siamo serissimi ora.Per un osservatore smaliziato (ma non troppo) quello che si formalizza abbastanza presto, in alto a sinistra, è il profilo di una foca ghignante che prosegue nel tratto trasformandosi in toro o meglio in un Minotauro succube della foca. Come tutti ben sanno la figura del toro è l'espressione della formalizzazione nel maschio della pulsione sessuale femminile. Il toro si erige solo se stimolato dalla presenza di un' erigente femmina.
Ma non c'è solo il toro, a due terzi circa tra la foca e l toro si distingue una protuberanza che lascia intendere un' erezione focale sotto la veste o tonaca.
Diciamo una fenomenologia taurina di "foca monaca".
Siamo solo all'inizio.Avete visto la trilogia Foca, Erezione, Toro?
Se sì allora proseguite nella lettura.
Se no allora siete nel condizionamento Antoniano e se siete ontici allora fate parte del conglomerato "Sacra Sindrome": chiudete il vostro browser e andate ad adorare una gigantografia del Maestro. Di sicuro ne avete almeno una in casa.Ma dove va a finire la messaggistica erettiva? Proprio nella testa del toro. Quelle che sembrano corna non sono altro che la rappresentazione del campo semantico, nella fenomenologia eterica, di ciò che la foca trasmette: "corna" per l'appunto. Il toro quindi rappresenterebbe il punto-effetto tra l'intenzionalità erotica e la conseguente esibizione erigenda di un fallo psichico.
Oppure, se avete una piccola dose di malizia sadomaso, potete osservare come la foca (o il foco) "prenda" il toro dal dietro ingroppandolo.
Sul muso del toro c'è un piccolo occhio bianco. A metà dell'immagine a destra c'è un corrispondente punto nero, le chiavi di lettura dell'intera immagine..Ora entriamo nel veramente difficile.
Ruotiamo di 90° l'immagine.
Potete notare, marcata con un trattino rosso, in corrispondenza alla protuberanza fochica, una forma pseudofallica, con appeso un enorme testicolo dentato, che emette uno spermatozoo nella testa del toro divenuto ora il gineceo ricevente della foca: la fica della foca..
Il pene psichico di cui si è detto.
Lo spermatozoo rappresenta il punto immagine bianco riflettente il campo semantico originato dal complementare punto immagine nero (lessico ontopsicologico).Avete visto?
No? Allora andate ad adorare la gigantografia!
Per i tintobrassiani più smaliziati la stessa figura, così presentata, potrebbe essere vista come una tetta dentata, con un enorme capezzolo: allattamento aggressivo; ti nutro ma ti uccido. Tuttavia la funzione rimarrebbe la stessa: immissione di un qualcosa di mortale in qualcuno.
Nella tetta (così come nel testicolo) ci sarebbe poi una grossa formazione neoplastica rappresentata dal cerchio.
Inoltre crediamo sia balzata agli occhi di tutti la mano che fruga nell'intimità della donna con il seno prorompente.Proseguiamo.
Elaboriamo ulteriormente.
Ora un lontano cielo del pianeta rosso, ispiratore di tanti romanzi e film di fantascienza.
Invece siamo nella realtà di un'immagine, nel precipitato agente di un'intenzione formalizzante.Se osservate bene la parte colorata in rosso scuro, potete scorgere una figura mostruosa: un enorme occhio, la bocca (le corna nere del toro); il naso-labbro superiore (la forma pseudofallica); un enorme fronte (il testicolone). Il volto di un orrendo feto alieno.
Ecco l'E.T. partorito dalla mente dell'artista.!Visto?
Nooo?
Andate ad adorare la gigantografia!Non abbiamo ancora finito.
L'altra immagine.
Sorpresa! Ruotando l'mmagine di 180° si vede il profilo (la parte nera) di un'enorme bocca come volesse mangiarsi il sole!
Si comprende ora che razza di immagini tira fuori A.M.!
Si mette un sole e tutti ci cascano: "E' un'immagine solare del Maestro... che bella! La mente solare... che genio! Il genoma ontico della nostra vita... che maestro! Che artista!...". E invece ecco la rana pescatrice pronta a divorare (con tutti i suoi quattrini) il malcapitato pesciolino attratto dal peduncolo_sputazzo.
Questi sono alcuni meccanismi di condizionamento meneghettiano.Ancora...
Cancelliamo il muso della foca e... Ecco la matrice primaria della Sacra Sindrome.
Il profilo dell'orribile teschio. Morphing prospettico
ALIEN
L'in Sé dell'arte
Ontoarte: l'arte che aliena.
Non lo vedete?
Bruciate la gigantografia.
Acquistate un teschio e mettetelo al posto della gigantografia.
Adoratelo recitando amletiche litanie magari ascoltando un ontoconcerto che avete di soppiatto registrato, male, col vostro registratore tascabile.
E ancora non è tutto ma riteniamo che quanto abbiamo finora esposto sia sufficiente a mostrare che tipo di messaggi veicoli questo quadro scelto come copertina del libro "OntoArte".
Un saluto al gruppo ontoseguaci della Sacra Sindrome che, dopo aver visto e letto questo articolo, da sparuto finalmente divenga sparito.
Tutto storicamente così ovvio.
Post obvium.
Per sentimento di estrema bontà e cortesia aggiungiamo una nota finale.
Se osservate bene potete scorgere (si vede bene nell'immagine col feto rosso) il profilo (la parte nera) di un sacerdote egizio o sumero o babilonese con un diadema (la testa della foca) che tira fuori una lingua smisurata (le corna del toro), tipo Visitors, e a mo' di giocoliere fa saltellare in aria uno schizzo di saliva: uno sputazzo ontico.
Qualcuno ha visto la carnascialesca lingua di Menelik
Questa immagine riprenderebbe, per certi versi, quella della copertina del libro "Progetto Uomo" in cui c'è la figura di un uomo dalla testa vuota (il c.d. "Uomo Universale").E ancora non è tutto ma quinci sian le nostre viste sazie.
Speriamo che anche questo articolo, per il bene dell'Ontopsicologia, faccia da filtro evitando agli ontosindromici di perdere tempo con coloro che non hanno capacità economica ovvero, pur avendola, grazie alla nostra contro informazione, con prudente saggezza ben se ne tengono alla larga.