Campello, sindaco e ontopsicologi contro
di CARLO BRAVETTI



CAMPELLO - Il sindaco di Campello, Domizio Natali, assomiglia al Peppone che faceva coppia con Don Camillo nei film di Fernandez. Lo ricorda fisicamente e anche caratterialmente. Si scalda subito, in particolare quando sente parlare degli ontopsicologi, gruppo di circa settanta persone che vive nel castello di Pissignano alto. Il casus belli fra gli ontopsicologi e il primo cittadino è stato l'incendio estivo lungo le coste di Pissignano scongiurato per poco. «Io ero impegnato nelle operazioni di spegnimento dell'incendio dice tutto infiammato il sindaco mentre i signori della setta stavano lì a guardare. La chiamo setta perché non pochi fatti oscuri gravano sul loro passato e perché l’ontopsicologia non è riconosciuta da nessuno».
Il portavoce della comunità sostiene invece che il sindaco ignora un accordo stipulato con il Comune per il quale gli ontopsicologi si autotassarono raccogliendo 47 milioni per rendere più vivibile e sicuro il castello. Per completare i lavori mancano solo 24 metri di tubo necessario per portare acqua alle bocchette antincendio, già installate ma che asciutte come sono non sono state utili per spegnere l'ultimo fuoco.
«Di queste benedette bocchette anticendio non sapevo assolutamente nulla. Tutto questo è strumentalizzazione politica», replica il sindaco. «Perché non chiedere ai signori ontopsicologi perché non riusciamo ad entrare nelle loro case per effettuare le misurazioni necessarie per la nettezza urbana, e perché magari in una stessa casa vivono anche 5 o 6 famiglie. Inoltre perché non legano con il resto della comunità e usano il castello come se fosse una loro proprietà tanto che numerosi turisti sono stati trattati in malo modo e per questo sono venuti a lamentarsi in Comune. Poi c'è il discorso della strada che porta al castello, va senz'altro detto che loro hanno scelto l'isolamento per non avere seccature e ora lamentano la mancanza di una strada comoda che vorrebbero ricavare da un sentiero interpoderale; ma finché sarò io sindaco la strada non la faremo mai, non rovineremo mai una costa d'ulivo così bella e se lo faremo certo non ci avvarremo dei loro progetti faraonici».
A proposito dei quali gli ontopsicologi sostengono che è il sindaco piuttosto a caldeggiare progetti titanici volendo costruire entro la fine del proprio mandato una piazza a Campello da 620 milioni circa. Qualcosa di assolutamente apocalittico per gli ontopsicologi.

Il Messaggero, Sabato 29 Agosto 1998