Riprendiamo stralci da un testo finito di stampare nell'aprile 2000, riguardanti
il paese di Lizori .
Il libro si intitola appunto "Lizori, un cantiere dove ritorna l'uomo":
in diversi punti del libro si dice chiaramente cosa significa Lizori (non
vi preoccupate, su nessuna cartina geografica troverete questo nome del
tutto arbitrario).... peccato che nessuna "chiarificazione" concordi con
un'altra. Per esempio significa "là, dove il vivente sa" (l'avevamo
già riportato tratto da un'intervista), oppure "il luogo in cui
la vita si contempla" (pag. 53) o altre definizione sullo stesso stile.
Il libro chiarisce anche come "Lizori, oggi, è libero da qualsiasi
vincolo di sovvenzione e sponsorizzazione. Appartiene a privati cittadini
che peraltro non sono neanche gli stessi che hanno iniziato".
È assolutamente vero: per anni molte persone hanno lavorato a fondo
perduto nelle case di Lizori, fornendo energie e soldi ma ora, per la maggior
parte di loro, non è rimasto nulla, neanche la proprietà
della casa ricostruita. Quasi tutto è intestato a Meneghetti e signora...
Un'altra cosa importante che si afferma in questo libro è l'importanza
di Lizori nell'essere il centro della cultura e della scienza internazionale.
"Questo Maestro è riconosciuto in tutto il mondo da migliaia
di persone: artisti, studiosi, leader, scienziati, eminenti politici e
rettori universitari, cultori dell'arte e della scienza di ogni paese,
lo seguono in tutto il mondo per potersi aggiornare. Lui e tutto il suo
staff, si spostano solo su iniziativa privata, senza agevolazioni o finanziamenti,
per il piacere di potersi evolvere insieme" (pag. 47).
A parte il fatto che vorremmo trovare tutte queste celebrità al
seguito di Meneghetti, certamente deve essere un gran piacere sborsare
un sacco di soldi per "evolversi" insieme allo scienziato che si fa vacanze
e si fa ospitare nei migliori alberghi internazionali o afferma poi tranquillamente
di essere stato invitato qui o là per diffondere il proprio verbo,
tutto a spese dei "f...." che lo finanziano!
Non sarebbe più corretto dire che Meneghetti e sua moglie si sono
costruiti un impero sulle spalle e sulle fatiche di persone che sono state
convinte a "ritrovare se stesse"?
Uno dei pezzi più carini del libro è il resoconto del primo concerto di Meneghetti a Lizori....
... tutti ben vestiti
vengono chiamati da tutta Italia al concerto del grande maestro... "Insomma
venivamo tutti da varie parti d'Italia per ritrovarci, senza sapere il
perché, in un castello abbandonato ed in rovina dove non c'era rimasto
niente al di fuori di quell'unico pianoforte".
Come?
Il castello era andato in rovina ma, per miracolo, si era salvato solo
il pianoforte?
"fu un'esperienza dirompente.... assistemmo in piedi... fu il concerto più violento al quale avevo ed avrei mai assistito e ci sballottò in un turbinio di emozioni fisiche e psichiche... Alla fine dell'esecuzione, così improvvisa da lasciarci un attimo senza fiato, il Professore aveva l'aspetto sconvolto: si alzò di scatto dallo sgabello, si avventò verso l'uscita, ma mentre varcava la soglia si rivolse un attimo a noi chiedendoci «Qualcuno pulisca il sangue sulla tastiera» Soltanto allora ci accorgemmo che aveva le unghie spezzate e le dita sanguinanti... capimmo che quel giorno, con quelle note e con quel sangue era nata Lizori!"
Il resto è storia.