Come
è stato scritto nell'indice del sito, non abbiamo nessuna intenzione
di rispondere alle lettere che ci giungono, neanche alle più importanti.
Non
abbiamo neanche intenzione di registrare un Guestbook: troviamo perciò
interessante pubblicare in questa pagina (che verrà continuamente
aggiornata) alcune lettere che ci sono giunte e alle quali è giusto
dare una risposta.
La
casella potrà quindi servire qualora qualcuno abbia da inviarci
documenti o esperienze vissute; ogni altra lettera sarà qui pubblicata,
con o senza nome di chi ce l'ha spedita.
Purtroppo,
per ragioni di spazio, siamo costretti a togliere la prima lettera della
lista, man mano che ne aggiungeremo una new in fondo alla pagina. Pertanto
consigliamo, a chi interessasse tutto il discorso, di salvarsi questa pagina
ogni qualvolta verrà aggiunta una nuova lettera.
Grazie.
20/7/2000
«Joseph
Inca scrive: "Bellissimo è anche lo scivolone sulla famosa Laurea
Honoris Causa in Fisica che Meneghetti avrebbe ricevuto a Roma, da parte
di un docente della II Università di Napoli, per conto dell'Università
Pro Deo di New York. Il problema è che finora si era scritto che
la laurea honoris causa era stata rilasciata dall'Università Internazionale
di Albany. A che gioco giochiamo?"
Ebbene,
il gioco posso spiegarlo io. Nei primi mesi del '99, durante un mio soggiorno
abbastanza lungo in Romania (Transilvania), dove pensavamo di costruire
una fabbrica di contenitori in alluminio sfruttando i laminatoi e la materia
prima a basso costo, ho fatto la conoscenza del prof. XXYY dell'Università
Tecnica di YYXX.
Questi,
sapendo che ero un imprenditore, dato il magrissimo stipendio statale,
mi proponeva un business a suo dire molto redditizio. Mi disse che avevano
un accordo con l'Università Pro Deo di New York. Tale università
aveva più volte "acquistato" dall'Università Tecnica di YYXX
delle lauree ad Honorem in svariate discipline.
Il
prezzo era di 500 dollari americani cadauna. Avevano poi celebrato l'assegnazione
delle stesse alle persone di cui la Pro Deo aveva organizzato il viaggio.
In questo modo il mal pagato corpo accademico dell'Università era
venuto a sapere che mentre loro venivano pagati 500 dollari per laurea
(più
qualche "lubrificazione" extra) i clienti della Pro Deo, cioè i
destinatari delle lauree ad honorem, avevano sborsato per le stesse varie
decine di migliaia di dollari.
Davanti
alle loro proteste la Pro Deo aveva fatto capire che era pieno il mondo
(soprattutto in area ex-comunista) di Università disposte a cedere
in cambio di esigue mance i titoli, per cui i rapporti diventarono un pochino
tesi...
Si
noti che la vendita di lauree è illegale anche in Romania. Per le
lauree ad honorem venivano creati ad hoc curricula falsi che giustificassero
l'attribuzione da spedire al ministero della Cultura.
Per
questo motivo il prof. XXYY mi chiedeva se fossi interessato a finanziare
un sistema di "vendita diretta" delle lauree ad honorem in Europa, senza
l'intermediazione della Pro Deo.
Ovviamente
gli spiegai che io ero industriale e non un imprenditore alla caccia del
profitto ad ogni costo, e preferiamo dedicarci alla realizzazione e alla
vendita di beni concreti.
Comunque
tutto l'episodio, di cui non mi dilungo raccontando particolari e aneddoti
chiarisce che l'attività dell'Università Pro Deo di New York
non abbia nulla a che fare con un reale istituto di istruzione ma sia un
semplice "rivenditore" di titoli comprati da altre Università private
oppure di paesi sottosviluppati.
Questo
spiega che i titoli della Pro Deo provengano da tante Università
diverse.
Curioso
come inseriscano il nome di Dio per creare un alone intorno ad una attività
tesa unicamente al profitto.
Penso
che tali curricula studiorum siano uno degli indici da valutare nel giudicare
se l'attività di terapeuta, maestro religioso o leader sia genuina
o truffaldina.
Spero
che la notizia possa essere di interesse per chi, come voi, sia lodevolmente
impegnato a individuare e smascherare mitomani e truffatori.
Infatti
è vero che alcuni sono in buona fede ma sulla buona fede di tanti
ho grossi dubbi :-))
Grazie
e buon lavoro
lettera firmata
Abbiamo ricevuto questa interessante testimonianza da una persona che ci ha chiesto di rimanere anonima. Poiché si rifà direttamente al nostro sito, abbiamo ritenuto utile pubblicarla.
***
21/7/2000
Ho
creato questo account di posta solo per scriverti (Ti do del tu per comodità,
non sono una persona formale e non credo che un registro formale sia adeguato
per quello che sto per scriverti.)
Ho bisogno di mantenere l'anonimato per alcune ragioni di sicurezza... Spero che tu possa perdonare questa mia scelta cauta, penso che tu la possa capire visto alcuni trascorsi che hanno coinvolto la tua campagna di informazione su Internet (leggi censura e ostruzionismo).
Mi trovo in una situazione che coinvolge seppur marginalmente l'ontopsicologia. Vorrei chiarirmi le idee e mi piacerebbe avere una opinione, una indicazione da parte tua.
Lavoro in una ditta il cui titolare è un infervorato sostenitore di Meneghetti e delle sue "teorie", della sua scuola.
Io
sono una persona estremamente aperta e tollerante. Dalle poche informazioni
che ho avuto sulla Ontopsicologia da questa persona mi sono fatto un'idea
vaga e fumosa di qualche cosa che di istinto non mi piace, ho contemporaneamente
percepito la forte influenza che questa - come chiamarla?-
"disciplina"
ha sul mio capo. E ne sono comunque rimasto colpito. Mi sono informato
sommariamente - su internet, naturalmente - e parte delle mie sensazioni
negative sembrano aver trovato conferma. Tuttora non so molto su questa
sedicente dottrina scientifica... per mia indole sarei portato a
ignorare
la cosa (il fatto di avere un capo che aderisce ad una oscura scuola pseudo-filosofica)
e a lasciare valutazioni e giudizi sulle scelte personali del titolare
all'esterno dell'ambito professionale.
Da
quello che mi capita di vedere ogni giorno nella ditta in cui lavoro mi
è parso di individuare una valenza particolare della setta ontopsicologica:
mi pare che in parte il gruppo di persone che ruota attorno al professor
Meneghetti, al di la di quello che è la mera scuola di pensiero
e le idee,
costituisca
di fatto una sorta di (è
qui inserito il nome di un'altra famosa associazione settaria, che per
prudenza non riportiamo).
Più precisamente mi accorgo che parte del lavoro svolto dalla mia
ditta è in favore di persone o aziende controllate da persone direttamente
coinvolte in questa "setta" ontopsicologica".
I
vantaggi di un mercato distorto da alleanze ... sono bene immaginabili:
non esiste concorrenza, non esiste ricerca di qualità, accordi e
lavori vengono svolti con il fine unico di portare più vantaggi
possibili alle persone direttamente interessate dall'accordo ....
Parte
dei lavori che la ditta in cui lavoro svolge, hanno origine totalmente
estranea all'ambiente meneghettiano, e naturalmente seguono modi e andamenti
totalmente diversi dagli altri (ovviamente in un ambito di "mercato non
protetto" il tutto è più difficile e "normale", i clienti
vanno soddisfatti
veramente
e non ci sono patti e accordi al di la dei contratti e degli ordini legati
al puro rapporto professionale.
Fin qui tutto a posto. È come una qualsiasi azienda in cui il titolare o un commerciale abbia rapporti privilegiati con uno o più clienti che gli permettano di lavorare in una situazione di maggior libertà e tranquillità (parlo di quella naturale e fisiologica "mafietta" che si crea a volte tra cliente e fornitore basata su vantaggi e accordi non prettamente lavorativi).
È che questa dannata ontopsicologia sta diventando un tarlo per me, comincio ad aver paura che lavorare con questi presupposti possa minare la mia professionalità e la qualità generale dei prodotti offerti ai clienti con cui non siamo "raccomandati".
Questa situazione un po' mi spaventa. Non so che atteggiamento mantenere, se far finta di nulla, se preoccuparmi, se andarmene (il rischio di rimanere "invischiato in un giro di persone dalla dubbia moralità mi preoccupa non poco).
Che ne dici? Pensi che io stia vedendo qualche cosa che non esiste? ... Quanto sono "pericolosi" questi Ontopsicologi?
Spero tu possa buttare qualche minuto per rispondermi. Sono molto incuriosito anche dal perché di questa tua attività critica sull'operato del Meneghetti. Come mai sei così motivato a mantenere viva una voce "contro"? (se non sono troppo indiscreto....) Ciao e grazie
Anonimo per ora
Ciao,
capiamo
più che bene il tuo voler essere anonimo e sappi che lo rispetteremo
comunque, qualora tu volessi metterti in contatto con noi in modo esplicito
o fornirci documenti di quello che affermi.
Che
dir si voglia, l'ontopsicologia è una setta, non una
dottrina scientifica, né una libera appartenenza ad un'associazione.
Il
traffico all'interno di essa è esattamente del tipo da te supposto
(e che noi abbiamo però omesso) e comporta tutto ciò che
forse già immagini.
Non
crediamo che la tua professionalità possa essere minata dal fatto
che ti sei trovato a lavorare in un'azienda il cui capo appartiene all'ontopsicologia;
il rischio è semmai quello che, qualora si conoscesse di quale azienda
si tratta, tu possa essere annoverato automaticamente tra gli appartenenti
all'ontopsicologia (magari anche in eventuali accertamenti giudiziari).
Il
nostro suggerimento potrebbe essere quello di cercarsi, con molta calma,
un altro lavoro e di uscire dall'azienda in cui sei inserito.
Crediamo
che tu abbia ben affrontato nella tua mente e nella tua coscienza un pericolo
esistente veramente e non una pura invenzione.
Gli
ontopsicologi, di per se, non sono "pericolosi", ma come tutti gli appartenenti
alle sette non sono in grado sempre di gestire la propria vita e la propria
professione come meglio loro aggrada, ma devono rispondere comunque alle
aspettative e alle esigenze del gruppo.
All'interno
dell'ontopsicologia vi sono diverse persone che hanno pagato a caro prezzo
il loro tentativo di uscire dal giro: o sono morte, o sono impazzite, o
sono tuttora fuggitive e nascoste.
Come
sempre succede nelle sette, la maggior parte degli adepti non sanno la
realtà dei fatti, né possono aprire gli occhi su di essi
e sui loro capi.
Non possiamo rispondere alla tua ultima domanda, perché rischieremmo di "scoprirci": ti basti sapere che sappiamo molto dell'ontopsicologia, di Meneghetti e della Lorenzini e che quello che è stato messo in linea è non solo corrispondente alla realtà, ma verificabile da chiunque voglia darsi una mossa per capire.
Sappi scegliere nella verità, solo così sarai un uomo libero e saprai a chi vuoi consegnare la tua vita.
***
7
nov. 2000
Buonasera
signor Inca,
Le
diro' che trovo il suo sito piuttosto interessante, cio' che mi lascia
perplessa e' il fatto che molte dichiarazioni che vengono fatte o alcuni
giudizi che vengono dati (ad esempio il commento sui fumetti pubblicati
nella rivista 'Ontopsicologia') non siano firmati. Ora questo lascia un
po' perplessi in merito alla serieta' con cui vengono fornite tali informazioni.
Tengo
a precisare che non sono qui a difendere le teorie di Meneghetti, ritengo
solo che sia necessario firmare le proprie dichiarazioni, o quantomeno
fornirne la fonte altrimenti, ripeto si rischia di essere
considerati
dei ciarlatani a propria volta.
Spero
di ricevere una vostra risposta.
Distinti
saluti
Sara Girardello
Grazie
della sua e-mail.
Ci
dispiace poterle rispondere solo sul sito e non privatamente, ma anche
questo metodo è usato per ragioni di riservatezza.
Lei
ha ragione quando afferma che può essere messa in dubbio la nostra
serietà, quando non firmiamo gli articoli che mettiamo nel sito,
ma crediamo che forse non conosca i pericoli che si celano dietro ad un
gruppo perlomeno discutibile qual'è l'ontopsicologia (ci permetta
poi di considerare l'ipotesi che anche lei faccia parte del giro, anche
se questo non è affatto un delitto!).
D'altra
parte pressoché tutti i nostri articoli e documenti sono facilmente
verificabili e riteniamo possano bastare a comprendere che non si tratta
di invenzioni o rancori personali, ma si sta parlando di una vera organizzazione
che ha già avuto a che fare con la giustizia moltissime volte.
Pertanto
non riteniamo giusto mettere in difficoltà i nostri collaboratori
fornando il loro nome, solo per metterli nella condizione di essere oggetto
di denunce facili, così come questi signori ontopsicologi amano
fare per cercare di mettere a tacere chi si occupa di loro. Vi sono decine
e decine di denunce in Italia verso tutti coloro che hanno solo nominato
l'ontopsicologia. Non tutti hanno le possibilità di affrontare un
mare di procedimenti giudiziari con le relative spese e quindi preferiscono
lasciare perdere ritirandosi dai contenziosi o addirittura pubblicando
le loro ammende, solo per non dover sborsare diversi milioni.
Solo
per questo motivo abbiamo deciso di coprire i nomi di coloro che ci hanno
dato una mano, perché come risulta attendibile tutto il sito, così
si possono credere attendibili anche le perizie psicologiche o altri commenti
sugli ontopsicologi che, anche se ironizzati, non sono mai illazioni private
ma supportati da documenti reali.
Se
poi, nonostante tutta la documentazione messa in linea, si vuole ancora
crederci dei ciarlatani, beh.... non crediamo ci sia altro da aggiungere.
***
9
nov. 2000
Riscontri
per l'attestazione del Cenacolo alle ONG esisono all'indirizzo:
http://www.un.org/millennium/regional_hearings/reports/9931888e.htm
Mi
piacerebbe che la sua indagine, utile indubbiamente, fosse dettata da più
spirito laico.
Per
il resto buon lavoro,
Ivo
Coronato
Gentile
signor Coronato,
la
sua e-mail ci permette di chiarire meglio un altro aspetto dell'ontopsicologia
e del Cenacolo: l'appartenenza alle ONG dell'ONU.
Da
quando sono stati aperti i siti dell'ontopsicologia e poi del Cenacolo,
si è sempre affermato che queste organizzazioni facevano parte delle
ONG dell'ONU: ma questo non corrispondeva alla verità.
A
noi risulta invece che solo nel 96 fu presentata domanda di ammissione
alle ONG da parte dell'Ontopsicologia (domanda fatta dalla allora signora
Meneghetti, Loretta Lorenzini) e poi gestita dalla signora Anna Nucciarone.
Nel
1997 l'Ontopsicologia organizza il suo convegno "I correlati neurofisiologici
dell'attività psichica" a Ginevra, ma assolutamente non ne riceve
patrocinio (nè tantomeno i locali per il convegno - come già
detto in un altro file di questo sito) dall'ONU, né dall'UNESCO,
né dall'OMS (che neanche sapeva che esistevano questi emeriti signori!).
Verso
la fine del 1997 anche il Cenacolo decide di porre domanda di inserimento
nelle liste dell'ONG, cercando si affermare la propria estraneità
all'AIO e all'IIA, ma cercando di salvaguardare in tutto e per tutto Meneghetti,
e questa viene accettata (disgiunta però dall'AIO e dall'IIA, che
non hanno nessun riconoscimento da parte dell'ONU stesso) nel 1998.
L'AIO
viene citata come legata alle NGO solamente nell'anno 1999 e non, come
aveva sempre affermato, da alcuni anni.
Ci
sembra che troppi cambiamenti di rotta siano stati effettuati dall'AIO
e da Il Cenacolo, a partire dall'epistema dell'AIO-IIA tolto da Il Cenacolo
in periodi abbastanza recenti e l'epistema dell'IIA-AIO-ONU che troneggiava
nel sito e nei documenti dell'AIO e che non appare più da quando
noi abbiamo aperto questo sito critico.
Se
tutte queste organizzazioni fossero state più oneste, avrebbero
semplicemente ammesso di aver fatto eventuale domanda all'ONU, festeggiando
poi e mettendo la notizia solo ad aggregazione avvenuta.
Difatto
però abbiamo visto che di organizzaazioni ONG ve ne sono a decine,
tra le più svariate provenienze e che esse non rappresentano nessun
avvallo alla presunta scientificità di un ente o alla loro serietà.
***
Purtroppo siamo sempre costretti a non rispondere direttamente a chi ci
interpella, ma ad usare questo sistema molto più sicuro.
Questa lettera ci permette di dire con estrema chiarezza che il signor
Pezzi fa parte della setta dell'ontopsicologia e che solo per questo si
è potuto permettere di portare in studio un grande "scienziato"
come Meneghetti, che altro non è che il suo personale santone.
Già l'estate scorsa il signor Pezzi aveva messo dei trafiletti sul
giornale quotidiano "il Messaggero" di Roma incitando le persone a leggere
i testi del suo guru personale. E' imposto ai partecipanti alla setta di
diffondere il "verbo meneghettiano", così come avviene in tutti
i gruppi di questo genere.
Anche la attuale donna di Pezzi, l'attrice Pandolfi
Claudia, fa parte dell'ontopsicologia e non ci meraviglierebbe che
abbia lasciato il legittimo marito pochi giorni dopo le nozze, proprio
perché la setta glielo ha imposto (per loro solo "consigliato").
D'altra parte in una trasmissione pseudoscientifica come quella da lei
citata, rivolta ad un pubblico prevalentemente giovanissimo, che poca mente
critica sa porre a ciò che gli viene propinato, una setta qualsiasi
ci sguazza come nell'oro.... pur di fare proseliti questo e altro!
* * *
Scrivo
perchè ritengo necessario farti sapere che siamo in tanti! Credo
sia legittimo il lavoro di contrinformazione da te svolto, non mollare!!
Ognuno
ha un compito in questa vicenda; ho preferito altre strade ed ora è
giusto che gli "ontopsico" sappiano che fra loro ci sono anch'io. Magari
non è nobilissimo il mio agire da "infiltrato",ma voglio
rassicurare
tutti di non soffrire di nessun senso di colpa. E' una missione costosa,
ma con determinazione agisco dietro le quinte con lo scopo di far aprire
gli occhi alle troppe ignare vittime di questo colossale raggiro. Alla
fine trionferà la verità e ci saranno tanti umani liberi
in piu'.
A metà febbraio abbiamo ricevuto questa mail. La riportiamo per
dare spazio a tutti coloro che ci interpellano (salvo, come si è
detto all'inizio, sotto esplicita richiesta di anonimato).
La lettera non è firmata per cui non sappiamo né chi possa
essere questo signore, né la realtà della sua esposizione.
Naturalmente speriamo che sia vera, anche se riteniamo che, chi ci volesse
aiutare, potrebbe presentarsi con il suo vero nome quando scrive.
Se è vera la ringraziamo per il suo aiuto e speriamo ci comunichi
qualcosa di positivo molto presto.
* * *
Salve,
il
link che segue: "dedicato a" che vuol dire? Nella lettera dei congnomi
nella lettera "M" di Meneghetti figurano Silvia e Aurora, le figlie di
Tonino no? che vuoi dire? che sono uscite dal Gruppo? a me non risulta.
A
presto
Evandropallani
Il link "dedicato a" significa semplicemente "dedicato a tutti coloro che
sono finiti nelle grinfie dell'ontopsicologia e dei suoi promotori" sia
che siano ancora dentro, sia che siano usciti o siano deceduti. Purtroppo
ai nomi scritti in quella lista ne mancano tanti, però offre un'idea
di quante persone siano riusciti ad incantare, ma anche che gli ontopsicologi
non sono poi migliaia di "grandi" in tutto il mondo, ma solo alcuni che
per problemi più o meno psicologici (ricordiamo che il problema
psicologico non significa affatto malattia mentale!) o di cedimento personale
in qualche momento della propria esistenza, sono capitati in terapia con
un ontopsicologo o sono ricorsi ad amicizie che credevano influenti, per
poi trovarsi all'interno di un'organizzazione dalla quale hanno solo PAURA
di uscire, anche se minacciati o ricattati.
Le figlie di Tonino e Loretta non fanno eccezione a questa regola: sono
vittime dei loro genitori, anche se ovattate d'oro.
Comunque è bello trovare tante persone che difendono a spada tratta
l'ontopsicologia e il suo fondatore, dopo tutti i documenti che abbiamo
messo a disposizione di tutti, senza riuscire mai a ragionare sulla propria
vita consegnata in mano di pregiudicati.
Piuttosto ci spieghi come mai si firma Evandro Pallani (?) ma la sua e-mail
è firmata Claudio Mastella.
* * *
A questo punto vorremmo fare alcune precisazioni, in modo tale che possano
essere capite solo da chi ci ha scritto in merito. Non riteniamo utile
pubblicare per intero alcune lettere.
Qualcuno si è onorato di tentare di scoprire la vera identità
di Joseph Inca. Ce n'è voluta d'intelligenza per arrivarci, vero?
Ribadiamo che è inutile perseguire una persona: sia essa veramente
responsabile del sito o non responsabile. Questo sito è gestito
in primis da una persona, ma con essa ne stanno lavorando altre e tutte
le notizie, informazioni, documenti, lettere girano nelle mani di molte
persone interessate a questa setta, per cui fermarci sarà pressoché
impossibile ormai. Vi state invece squalificando da soli!
Ringraziamo di vero cuore coloro che ci hanno scritto chiedendoci l'anonimato, ma che hanno denunciato alcuni strani atteggiamenti di ontopsicologi o la spasmodica ricerca di avvalli "in alto" dell'ontopsicologia. Approfondiremo meglio queste denunce e vi invitiamo a riscriverci, anche se non vi abbiamo dato diretta risposta (per nostra scelta).