L'AIO risponde al Viminale

    Nell'aprile 1998 usciva un documento del Ministero dell'Interno Italiano - Dipartimento di Polizia di Prevenzione - che riportava una sommaria schedatura delle sette più diffuse sul territorio italiano.

    Fra gli altri gruppi, il M.I. presentava all'attenzione della popolazione una strana associazione, denominata come Ontopsicologica.

    L'Associazione in oggetto mise immediatamente in Internet un testo di autodifesa. Ripresentiamo questa pagina web dopo il salvataggio, effettuato il 23 ottobre 1999 perché in seguito venne cancellata dal sito, e cercheremo di fornire indicazioni utili al lettore per verificare l'attendibilità delle informazioni da loro immesse in Internet.

    Il testo in corsivo è l'originale, mentre i nostri commenti sono scritti in caratteri normali.
     

    «LA SCIENZA ONTOPSICOLOGICA RISPONDE AL VIMINALE - MINISTERO DELL'INTERNO
    L'A.I.O. - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONTOPSICOLOGIA, con sede in Milano, viale Papiniano 49, ritiene necessario precisare la propria posizione alla luce della grave situazione nella quale sì è trovata, suo malgrado, coinvolta e che sta provocando danni irreparabili alla sua reputazione. Recentemente il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Polizia di Prevenzione, ha redatto un dossier, si dice a seguito di indagini d'ordine pubblico in vista del Giubileo, su "Sette e nuovi movimenti magici in Italia": tra questi è stato inserito anche il nome dell'AIO-Associazione Italiana di Ontopsicologia, corredato da una breve "descrizione" relativa alla presunta attività dell'associazione, al suo fondatore ed agli scopi della medesima, totalmente errata nei contenuti e nelle informazioni date assolutamente inveritiere e diffamatorie».


    Vorremmo sapere quale associazione si direbbe soddisfatta e felice di una segnalazione da parte della Polizia!

    Si è già visto, in parte, la realtà della attività dell'associazione e soprattutto della vita esemplare del fondatore Meneghetti.
     

    «Di una simile indagine l'Associazione non è mai stata informata e nessuno dei soci, né il Presidente è mai stato contattato, inoltre non ci è stato possibile sapere da quali fonti (certamente non attendibili) siano state tratte le informazioni pubblicate dal Viminale e quali considerazioni abbiano indotto l'organo preposto alla tutela dell'ordine pubblico ad inserire la nostra Associazione in tale infamante dossier».


    La traduzione in concetti correnti sarebbe: dovevamo essere avvisati che erano in corso accertamenti sulla nostra attività e sul fatto che saremmo stati segnalati all'attenzione dei cittadini italiani!

    Ma come è possibile scrivere una espressione come questa? Come si può pretendere che la Polizia chieda il permesso di segnalare gli strani movimenti di un gruppo?

    Questo poi non basta, e gli ontopsicologi asseriscono che vorrebbero addirittura sapere di quali fonti la Polizia di Prevenzione si è avvalsa e poiché non può riuscirci ne fornisce un giudizio lapidario: "certamente non attendibili".

    È logico pensare che il M.I. non si sarà avvalso della testimonianza dei capi dell'ontopsicologia, cercando invece fra i precedenti penali, le attività non forse limpide attuali ed eventuali testimoni fuoriusciti dal gruppo e infine tra i criteri riconosciuti a livello internazionale per delimitare l'attività settaria.
     

    «Come se ciò non bastasse il dossier è stato divulgato, addirittura fornito alla stampa, tanto che su alcuni quotidiani sono apparsi articoli nei quali il nome dell'AIO è stato accomunato a "sette sataniche", "psico-sette" e "sette esoteriche", articoli che sono stati corredati da fotografie suggestive non pertinenti all'Associazione e da notizie del tutto infondate, non corrispondenti alla realtà dell'A.I.O.: il pregiudizio subìto è evidente. Ed ancor più grave il fatto che il dossier è stato pubblicato sulla rete Internet è così permanentemente accessibile a chiunque ed è oggetto di elaborazione da parte dei motori di ricerca che tramite i criteri di selezione e collegamento dell'informazione producono di fatto distorsione informativa (si pensi ad esempio al possibile risultato di una ricerca alla voce "Ontopsicologia"!) gravemente lesiva per tutti coloro che, in Italia e nel mondo, operano tramite la metodologia ontopsicologica e per le centinaia di clienti che sì avvalgono di un servizio di psicoterapia avanzata, sempre più richiesto per la sua serietà, efficacia e varietà di applicazioni».


    Gli articoli di giornale che hanno accomunato varie esperienze settarie si sono avvalsi del documento del M.I. nella sua completezza e non hanno creato articoli ad hoc sulla ontopsicologia, e probabilmente non avranno neanche avuto fotografie di ontopsicologi, che di fatto sarebbero state ancor più criticabili da parte del gruppo.
     

    «La realtà dell'Associazione Italiana di Ontopsicologia è ben altra: l'AIO è associazione culturale e scientifica costituita regolarmente nel 1988, ma già parte dell'Associazione Internazionale di Ontopsicologia dal 1978, ed ha come scopo la ricerca scientifica sull'attività psichica umana. La scienza Ontopicologica (onto = dal greco "essere") è il risultato di una avanzata ricerca scientifico culturale, avviata negli anni '70 dal prof. Antonio Meneghetti, che ha i presupposti nella psicologia umanistico esistenziale e nella avanzata critica di psicanalisi, e ha portato ad una elaborazione di un proprio metodo psicoterapeutico che ad oggi ha avuto ottimi risultati nelle applicazioni cliniche. Per la serietà della ricerca scientifica e l'importante contributo culturale l'AIO ed il prof. Meneghetti hanno ricevuto più volte il Premio Cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. L'AIO è abilitata dall'Università La Sapienza di Roma quale ente privato per la formazione in psicoterapia per il tirocinio post lauream dei laureati in psicologia, e presso l'Istituto di Sanità del Ministero. Tramite l'Associazione Internazionale di Ontopsicologia, ha inoltre sottoscritto accordi per l'insegnamento dell'ontopsicologia e la ricerca con numerose Università estere, quali l'Università di S.Paolo (Brasile), di Pechino (Cina), di Ekaterimburgo (Russia), di S.Pietroburgo (Russia) e l'Accademia delle Scienze di Mosca, la quale ha nominato proprio Accademico il caposcuola prof. Meneghetti. Segnaliamo, infine, che nel 1997 l'Associazione Internazionale di Ontopsicologia è stata nominata membro della IIA- Accademia lnternazionale di informatizzazione, organismo non governativo affiliato all'ONU. Tutta l'attività scientifica dell'AIO è ampiamente documentata e, fatti questi brevi cenni, indicheremo di seguito il curriculum completo».


    In altre pagine di questo sito cercheremo di prendere in esame tutti i vari riconoscimenti dell'AIO e vari onori di cui si fregia. In questo momento ci preoccupiamo di portare a conoscenza dei lettori quanto da loro affermato in contraddizione con il Ministero dell'Interno italiano.

    Ci chiediamo poi se fosse possibile che la Polizia non sapesse proprio nulla di tutte le loro onorificenze, quando ha deciso comunque di inserire questo ente nel "diffamante" dossier.
     

    «L'AIO ed i suoi soci hanno subìto e tuttora stanno subendo un danno gravissimo dalla "pubblicità" sollevata dal dossier del Viminale, tanto che è stata costretta ad agire avanti la magistratura ordinaria sia in sede civile, per il risarcimento dei danni patiti, sia in sede penale, tanto nei confronti del Ministero quanto dei quotidiani che hanno "colorito" le notizie fornite dal Ministero, ed infine anche davanti al Garante della Privacy allo scopo di vedere cancellati, o almeno corretti, i dati relativi all'Associazione ed alla scienza ontopsicologica conservati negli archivi del Ministero».


    Certamente la tecnica maggiormente usata per "avere ragione" è quella usata dalla maggior parte delle sette: denunciare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, si interessano di verificare i gruppi o che li citano in qualsiasi modo (non controllato da loro stessi) e che richiamano conseguentemente l'attenzione dei mass media e dei lettori sulle attività e l'esistenza delle associazioni discusse.
     

    «L'A.I.O. esprime la propria preoccupazione per il fatto che una libera associazione scientifica e culturale, regolarmente costituita, che esercita legittimamente i propri diritti, costituzionalmente tutelati, di espressione del pensiero e di libertà dl ricerca scientifica, debba temere di essere perseguitata con infamanti "sospetti" (peraltro non corrispondenti alla verità), bollata come "setta"; subendo grave discredito alla propria immagine e reputazione, nonché all'onore e reputazione dei suoi associati, tutti onesti cittadini e seri professionisti che vedono così lesa anche la propria libertà di esercizio dell'attività professionale. Questa vicenda ci porta ad un'altra considerazione che riguarda tutti; non sfugga la gravità e pericolosità del fatto che il Viminale compia "schedature", ma senza verificare la fondatezza delle informazioni ricevute (da chi?) con serie indagini, di associazioni e gruppi che svolgono attività culturali in genere (si noti che sono state inserite anche filosofie orientali assai diffuse e correnti psicologiche), bollandoli indiscriminatamente con connotazioni negative ("sette" e simili), ed accomunandole a "satanisti", "psico-sette" e "esoteristi" e che per di più renda pubbliche queste "liste": ci pare vengano rievocati fantasmi di "cacce alle streghe" e nuove "inquisizioni" che francamente credevamo superati alle soglie del terzo millennio. In tal modo vengono violati i diritti primari, costituzionalmente garantiti e tutelati quali fondamentali di ogni stato che possa dirsi civile: il diritto di libertà di pensiero, di ricerca scientifica, di associazione e di espressione della propria personalità, nonché il diritto all'onore e alla reputazione dei singoli e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità (art. 2 ed artt. 3, 18, 19, 21, 33, della Costituzione)».


    Peccato che a partire dal suo fondatore, l'Ontopsicologia abbia al proprio interno tutti dirigenti che sono stati accomunati a Meneghetti nell'arresto per associazione per delinquere, usurpazione di titoli, abuso della professione medica, truffa e altre attività simili.

    Si può quindi ragionevolmente dubitare della onestà e della seria professionalità dei componenti ontopsicologi: "All'epoca nel suo (di Meneghetti - N.d.A.) studio in provincia di Perugia i carabinieri trovarono un seggiolone con una "protuberanza anatomica" sul quale venivano fatte sedere le pazienti: uno dei test della terapia consisteva nella quantificazione delle sensazioni provate". Panorama, 3 novembre 1991.

    Interessante come psicoterapia! Nella loro rivista "Ontopsicologia" del luglio 1985 (pag. 16) si affermava:

    «La donna si sente costantemente in sottile eccitamento vaginale-anale, che ritorna a circolo chiuso nel punto in cui sta il chiodo, chiede perciò l'amplesso senza una reale esigenza istintiva, ma di un mezzo, pene o no, che faccia da stantuffo vaginale e metta a tacere, temporaneamente il chiodo costellante».
    Si capisce allora che la terapia consista nel seggiolone "con stantuffo"!

    Infine, per darsi maggiore credito, si afferma che nel dossier del Viminale sono state accomunate filosofie orientali diffuse, correnti psicologiche, satanisti, psicosette (gruppo al quale apparterrebbe l'Ontopsicologia) e esoteristi. Come si può vedere non è stata la diffusione più o meno estesa di una setta a determinarne la segnalazione, né i suoi meriti o demeriti, ma piuttosto la sua attività sotterranea o la tendenza ad immettere comportamenti individuali e sociali di tipo settario e alienante per coloro che entrano nel vortice di tali gruppi.

    Per concludere è comunque interessante riprendere un paragrafo di un articolo tratto da un'intervista lampo con il loro leader: "Un cerchio con tre righe, simile a quelle delle palline da tennis, campeggia nella bandiera dell'Associazione Internazionale di Ontopsicologia, l'associazione creata dal professor Meneghetti. Pallina da tennis? Macché. "È la runa degli etruschi: il simbolo dell'uomo totale a se stesso". L'Unione sarda (Cagliari) 12 ottobre 1991

    Qui entriamo nel ridicolo, poiché anche i bambini sanno che gli etruschi non avevano le "rune".

    L'alfabeto runico apparteneva piuttosto agli antichi popoli germanici. Tanto le  lettere etrusche quanto le rune venivano incise su pietra per cui si trattava piuttosto di linee rette, come nella scrittura fenicia o in quella greca arcaica. Nelle rune non troviamo nessun simbolo riconducibile al logo dell'ontopsicologia, che invece sembrerebbe assomigliare maggiormente ad una svastica a tre braccia. Infine le lettere-rune non avevano significato prese isolatamente (come invece si tende a fare ultimamente nel grande calderone della divinazione new age), ma componevano un vero e proprio alfabeto, la cui consequenzialità determinava un determinato concetto o parola. Come si fa allora a dire che una runa significa "UOMO TOTALE A SE STESSO"?

    Non è un miscuglio di idee esoteriche questo?