Pagina Riassuntiva

Breve, ma utilissimo, testo per capire chi sono e cosa fanno gli Ontopsicologi.

    Nel 1936 nasce in Italia, ad Avezzano (AQ), Tonino Meneghetti, che già in giovane età entra nei frati francescani e riceve l'ordinazione presbiterale. 
    Dopo essere stato mandato come viceparroco in una parrocchia del ternano si invaghisce di Loretta Lorenzini, esce dal ministero sacerdotale, si sposa e comincia insieme a lei a fondare quelle che saranno le basi della sua presunta rivelazione scientifica: l'ontopsicologia (non senza però lasciare il "segno" della sua uscita dalla chiesa cattolica, facendosi denunciare per furto di opere d'arte dalla propria chiesa). 

 

Meneghetti durante un convegno 

   La prima scuola ufficiale della disciplina ontopsicologica viene fondata nel 1972, ma solo sei anni dopo si costituisce l'Associazione Italiana di Ontopsicologia. 
    Il vero scopo dell'Associazione non è facilmente ravvisabile dagli scritti del fondatore, che sono innumerevoli, e neanche degli obiettivi che si prefiggono dal deposito in Camera di Commercio dei propri intendimenti legali e del proprio statuto, che risultano fumosi e vaghi. 
    Anche il tentativo di comprendere, dai siti Internet o dalle pubblicazioni ontopsicologiche, cosa si propone l'associazione è del tutto inutile, perché cambia parole e intenti ogni brevissimo lasso di tempo. 

    Difatto però gli ontopsicologi si presentano come scuola alternativa di psicologia, in campo olistico e cercano di raccogliere consensi ovunque si presenti la possibilità di riceverne, soprattutto presentandosi con credenziali che sono risultate perlopiù palesemente false. 

    Meneghetti si occupa di tutto: dalla psicologia, alla filosofia, dalla teologia alla epistemologia, dalla cucina alla pittura, dalla musica all'architettura, dalla moda alla scrittura, dalla formazione leaderistica alla tappezzeria e molto altro e si definisce (e pretende di essere definito) sempre e immancabilmente un grande genio, anzi l'unico genio vivente del nostro pianeta. 

    Fonda anche una casa editrice, la Ontopsicologica che però, dopo alcuni problemi, cambia il nome in un più anonimo Psicologica Editrice che stampa pressoché esclusivamente i libri scritti da Tonino e li ripropone in diverse lingue. 
    Il gruppo prende residenza in un antico borgo umbro: Pissignano di Campello sul Clitunno (PG) che restaura per intero e in esso forma la prima comunità residenziale ontopsicologica. Oltre a Campello però l'ontopsicologia apre sedi in varie nazioni (alcune dei tentativi falliscono) come il Brasile, la Russia, la Slovenia, l'Uruguay, la Cina e la Grecia e in varie città italiane fra cui spiccano Milano, Roma e Bologna; svolge proselitismo soprattutto attraverso l'infaticabile opera degli adepti disposti ad andare sul lastrico pur di mantenere vivo il mito del grande scienziato Meneghetti e l'alto tenore di vita della di lui moglie Loretta Lorenzini; e si finanzia promuovendo residence psicologici o di formazione, "specialissime" consulenze psicologiche, vendita di libri e di opere d'ontoarte, mostre e convegni costosissimi. 
    Inoltre gli adepti sono perlopiù costretti ad abbandonare ogni legame familiare (genitori, parenti, coniugi, figli, amici) e a dipendere esclusivamente dalla setta per raggiungere la propria emancipazione totale; sono indotti a pensare ai propri legami affettivi come a vampiri di energia vitale dai quali liberarsi e nell'ideologia che viene loro propinata si mischiano concetti biblici, con quelli ufologici, psicologici o occultistici con grande abilità e senza il minimo discernimento. 
    Tutte le entrate finanziarie e i beni dell'adepto sono fagocitati all'interno dell'organizzazione e coloro che intendono con il tempo uscire dalla setta vengono minacciati e ricattati e vivono nel terrore di ritorsioni. 
    Alcune persone vissute per anni all'interno della setta sono state ricoverate in case di cura psichiatrica e qualcuno ci ha rimesso la vita nell'affidarsi ostinatamente e fideisticamente alle cure "olistiche" e fantasiose dello scienziato Meneghetti e di sua moglie Lorenzini. 

    Molte volte Meneghetti viene denunciato per vari reati ma riesce a farla franca attraverso vari cavilli legali. Nel 1981 il giornale "Paese sera" pubblica una sostanziosa inchiesta su Meneghetti ed alcuni adepti, a seguito di varie denunce  e appelli di genitori disperati per la scomparsa, all'interno del gruppo, dei propri congiunti. L'inchiesta porta all'arresto di Meneghetti, sua moglie Loretta e altri capi della setta, ma un mese dopo vengono scarcerati. 

    L'associazione prende nuovo vigore e la sua espansione sembra quasi inarrestabile, poiché nessuno si prende la briga o ha le possibilità effettive, di condurre indagini sulle sedicenti attività o precedenti penali dei capi della setta. 
 
    Nell'ottobre 1991 la setta torna agli onori della cronaca allorché Meneghetti viene accusato (e poi condannato) dell'uccisione di una sua adepta, Marina Furlan, nel mare sardo. Molte altre accuse vengono presentate in altre procure italiane ma sempre si riesce a far archiviare le pratiche senza dare loro la giusta attenzione e soprattutto perché molte persone sono terrorizzate alla sola idea di testimoniare. Nel 1998 il Ministero dell'Interno - Polizia di prevenzione - include l'ontopsicologia nelle sette pericolose del nostro Paese, attraverso un Rapporto che rende pubblico. 

    La setta contrattacca sempre nello stesso modo: denunciando immediatamente tutti coloro che nominano l'associazione senza farne parte, in modo da creare un alone di paura in tutti coloro che non vogliono guai giudiziari per così poco. 

    In Brasile l'ontopsicologia è considerata come vera e propria setta e viene messa al bando dalle discipline psicologiche ufficiali: chiunque si ammanta del titolo di ontopsicologo viene ritenuto contrario alla deontologia professionale. Contemporaneamente vengono aperti nel Paese sudamericano diversi procedimenti giudiziari contro l'organizzazione. 

    La setta tuttora apre e chiude sedi con una facilità impressionante e cambia nomi, teorie e propositi spessissimo, nel tentativo di sfuggire al controllo e alla verifica degli Organismi competenti e dei critici ad essa. 

 
 

 

© Copyright Joseph Inca - 2002-2003