PAESE SERA/CRONACA DI ROMA
giovedì 28 maggio 1981

Un singolare seggiolone sequestrato nel castello

SPOLETO - Ora si capisce cosa intendeva dire la signora Meneghetti quando nelle sue sedute "ontopsicologiche" parlava di "pene psichico" e di "imbastonatura". i carabinieri, nel corso del sopralluogo effettuato ieri nel castello di Pissignano, hanno rinvenuto uno strano seggiolone dotato di una protuberanza anatomica sulla quale venivano fatte sedere le "pazienti". L'arnese, a quanto pare, serviva a misurare le sensazioni provate dalle donne durante le sedute. Di che sensazioni si trattasse i carabinieri l'hanno potuto indovinare dalla forma. Lo strumento di tortura, degno di un museo degli orrori, aveva innestato al centro un fallo artificiale sul quale le "pazienti" erano costrette a sedere. Durante il trattamento dovevano verbalizzare le sensazioni provate.

Il castello di Pissignano faceva da sede alla setta e da centro alla scuola dell'ontopsicologo. Venne acquistato dai coniugi meneghetti con i proventi dei 2 studi medici, in viale delle Medaglie d'Oro, in via Cortina d'Ampezzo. Nel '76 una seduta costava già cinquantamila lire, ma nell'ultimo anno gli onorari salirono fino a toccare le 100 mila lire "a visita".

Lo studio di via delle Medaglie d'Oro era forse quello più frequentato: una media di 200 clienti al giorno. Fin dalle sei del mattino si mettevano in attesa seduti su un muretto poco lontano. Cosa succedesse all'interno dell'appartamento è sempre stato un mistero per tutti fino a che l'inchiesta promossa da "Paese sera" non ha dimostrato di quali pratiche sado-masochistiche fosse fatta l'ontopsicologia.