PAESE
SERA/CRONACA DI ROMA
mercoledì
6 maggio 1981
LE
ALLUCINANTI STORIE DEI CLIENTI DI UN EX PRETE
«Per
annullare la negatività devi venire a letto con me»
La
testimonianza di una signora indirizzata da un medico alle pratiche dell'ontopsicologo
Meneghetti - «Voglio parlare per salvare altra gente»
di
EMILIO RADICE
SI INCRINA sempre di
più il muro di omertà che fino ad oggi ha protetto l'attività
di Antonio Meneghetti. L'ex sacerdote fondatore della Ontopsicologia non
viene più accusato soltanto di farsi portatore di strane teorie
che allontanano i suoi "pazienti" dalle famiglie e dal normale vivere civile.
Le denunce arrivate a "Paese Sera" si fanno sempre più circostanziate.
Una signora ci ha raccontato addirittura di essere stata indotta a prestazioni
sessuali durante una seduta terapeutica. Ecco la drammatica testimonianza.
«Pronto, è
lei il giornalista di Paese sera che si occupa dell'inchiesta su Antonio
Meneghetti? Guardi che quello che ha raccontato fino ad ora è tutto
vero, ma c'è di peggio. Io ho molta paura a parlare della mia esperienza
diretta, ma penso a quante altre persone potrebbero cadere nelle mani di
quell'uomo. Per questo mi sono decisa a chiamarla». Dopo aver ricevuto
assicurazioni sulla garanzia dell'anonimato, la signora prosegue.
«Sono andata
in terapia da Meneghetti per molti mesi nel '79 assieme a mio marito e
assieme a noi c'erano molte altre persone, anche provenienti da altre città,
da Udine, da Vicenza, molte da Napoli. Anzi posso dire che proprio a Napoli
Antonio Meneghetti ha molte protezioni. Mi sono subito accorta che per
seguire le sue terapie molti avevano lasciato addirittura il lavoro per
dedicarsi ad attività più remunerative in modo da poter pagare:
sa, per seguire le "cure" ci vogliono molti soldi. Non posso dirlo con
certezza, ma penso che molte poverette disoccupate si erano date persino
alla prostituzione».
Ma a quanto ammontano
le parcelle dell'ontopsicologia?
«Fino allo scorso
anno la tariffa per la seduta terapeutica individuale era di cinquantamila
lire, ma oggi so che ci vogliono centomila lire. Le sedute di sessuologia
costavano centomila lire, quelle di cineterapia (terapia basata sulla proiezione
di filmati) costavano trentamila lire, quelle di musicoterapia oltre centomila,
l'immagogia venticinquemila lire (durante questo strano tipo di terapia
i pazienti stanno fra il sonno e la veglia per una ventina di minuti, poi
raccontano al terapeuta le loro visioni fantastiche e ricevono in cambio
il responso sul loro stato di salute). Insomma se ne vanno un sacco di
soldi e io e mio marito siamo arrivati al punto di non sapere più
come comprare le scarpe ai nostri figli».
Ma che cosa le diceva
in particolare il prof. Meneghetti?
«La solita storia,
cioè che dovevo allontanarmi da tutto e da tutti, in particolare
dai miei familiari, perché attraverso i rapporti con i parenti passa
la negatività. Io in particolare sarei stata la responsabile della
frattura al braccio di mio figliolo. e pensare che quando questo fatto
accadde non ero nemmeno presente».
Ma può denunciare
anche altri fatti, abusi compiuti da Meneghetti?
«Io sono una
persona rispettabile, di buona famiglia, con un lavoro e una posizione
sociale.... Che posso dirle.... Mi ha lasciato così sconvolta che
poi non mi ha visto più... Insomma nella terapia singola Meneghetti
mi ha indotto ad andare a letto con lui. Mi ha detto che lui era Gesù
Cristo e che avrei amato sempre più mio marito se prima avessi amato
lui e allora... Poi ho saputo che anche altre donne che si sono sganciate
da lui hanno subito lo stesso trattamento».
Ma lei, al momento
del rapporto, non era consenziente?
«Ma che consenziente!
Guardi che quello è un tipo violento e molto forte... Li per lì
una resta sconvolta e non capisce niente... Ma io ho capito».
Ma signora come
è arrivata a farsi curare da Meneghetti?
«Me lo ha indicato
un medico. Un certo Bruni, neurologo e psichiatra. Mi risulta che non ha
mandato solo me da Meneghetti ma anche molte altre persone. Non so se è
un plagiato pure lui o se lo ha fatto per altri motivi».
Di Pissignano, il
castello dove si è installato l'ontopsicologo, sa nulla?
«Anche noi ci
siamo passati. Le case vengono acquistate dagli adepti con atto notarile
di un notaio di Spoleto. Apparentemente tutto in regola».
Non avete pensato
di reagire dopo esservi allontanati da Meneghetti?
«Si, abbiamo
preso contatti con il Vicariato. Della cosa ha promesso di interessarsi
mons. Cunbal che ci ha anche detto: "Cercate di starne alla larga e ringraziate
chi vi protegge dall'alto"».
E quando lei e suo
marito avete deciso di interrompere la "terapia", quale è stata
la reazione dell'ontopsicologo?
«Nel nostro e
in altri casi ricorre a predizioni minacciose. Dice: "Ti suiciderai, ti
butterai da un ponte, ucciderai un tuo figlio per disperazione". A una
ragazza ha detto: "Non ti do tempo un mese che ti sarai uccisa con le mani
tue". Queste sono le cose che dice a chi si allontana da lui».
C'è stato
veramente qualche suicidio?
«So che la moglie
di un architetto che, poverino, sta lì tutto spaurito, si è
suicidata e un'altra donna si è buttata dal terzo piano. Si è
salvata e ora ha un occhio di vetro. Mi pare che sia una impiegata dell'INPS».
Ma nella vita qual
è il comportamento degli adepti di Meneghetti?
«Lui pretende
che nella vita normale si finga. Di fuori i suoi pazienti sono spesso persone
che lavorano, realizzate.... ma con grossi problemi dentro».
Le risulta che si
sia arricchito?
«Certamente.
Sono arrivata a pensare che mandi i capitali in Svizzera. Spero che capisca
il mio stato d'animo - conclude la donna - non voglio che altre persone,
magari psicolabili, subiscano le violente terapie di quest'uomo».