PAESE SERA/CRONACA DI ROMA
giovedì 28 maggio 1981

Manette all'ontopsicologo

Arrestata anche la moglie e tre suoi collaboratori

di EMILIO RADICE

DA QUANDO all'alba di ieri le manette sono scattate ai polsi di Antonio Meneghetti, l'ex prete fondatore della ontopsicologia, l'inchiesta condotta quasi da un mese sulle pagine di Paese Sera si sposta ufficialmente nelle aule giudiziarie. Il caposcuola della ontopsicologia ha ricevuto la visita dei carabinieri nella lussuosa abitazione di via Cortina d'Ampezzo 163, una delle quattro sedi romane della setta.
L'ordine di cattura firmato dal sostituto procuratore della Repubblica, Giorgio Santacroce, è stato eseguito anche a carico della moglie dell'oscuro personaggio, Loretta Lorenzini, e di quattro collaboratori stretti del "professore": il dottor Giuseppe Incarbone, il medico Marcello Bruognolo, il dottor Sergio Bruni, psichiatra e perito dell'Assitalia. Un quarto personaggio è ricercato e ancora non se ne conosce il nome. Le imputazioni contestate al sestetto, sulla base del rapporto stilato dai Carabinieri del nucleo operativo al comando del capitano Zanchi e del brigadiere Pintore e Carbone, sono pesanti. Una per una sono state illustrate dal sostituto Santacroce in una conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattinata di ieri al terzo piano della procura.

La prima parla di associazione a delinquere "per avere, meneghetti, con l'accordo e la collaborazione degli altri" promosso una serie di attività e centri "destinati apparentemente al trattamento e alla cura di forme di nevrosi ma dediti in realtà alla commissione di una serie indeterminata di truffe".
La seconda imputazione è quella di usurpazione di titoli aggravata, usurpazione che noi documentammo in uno degli articoli della nostra inchiesta. In pratica Meneghetti avrebbe usurpato il titolo di cattedratico in ontopsicologia indicando anche la sede dell'inizio di questa attività "accademica": L'università internazionale San Tommaso d'Aquino. Il rettore dell'università smentì a Paese sera questa circostanza.

La terza imputazione è quella di esercizio abusivo dell'attività medica, e c'è poco da aggiungere salvo che non ci vogliamo addentrare nello spinoso problema del vuoto legislativo sull'ordinamento della professione di psicologo.

Quarta imputazione: truffa aggravata e continuata. È forse la parte più interessante che motiva l'ordine di cattura. Meneghetti e gli altri arrestati si sarebbero procurati un "ingiusto profitto" sfruttando "le condizioni di particolare frustrazione emotiva e di depressione psicologica dei pazienti che venivano sottoposti ad una gamma di terapie individuali e collettive" fino ad annientare in loro "ogni libertà ed autonomia anche affettiva e al punto da ingenerare il timore di pericoli immaginari". Prima della recente sentenza della Corte Costituzionale si sarebbe parlato anche di plagio.

L'ultima imputazione riguarda solo Meneghetti ed è quella di violenza carnale e di atti di libidine consumati, tentati e continuati a danno di persone psicolabili. Ce n'è abbastanza per molti anni di galera. Probabilmente altri ordini di cattura saranno spiccati nei prossimi giorni.