Lettera aperta agli ontopsicologi

    Cari  Fedelissimi ,

  questa è la mia ultima lettera, la più difficile e la più sofferta, l'unica che conti veramente per me. Per questo ci ho messo tanto a decidermi a scriverla. Sono anche consapevole che sia la più inutile. Perché le altre, al Meneghetti, alla Lorenzini e alla Nucciarone, hanno sicuramente raggiunto il bersaglio. Non fosse altro che per il narcisismo dei soggetti in questione. Ma con voi è diverso. Io ero una di voi,  lo sono stata per molti anni, e so bene per esperienza che nulla e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea o avrebbe anche solo scalfito la mia certezza: che il Meneghetti avesse sempre e comunque ragione, fosse anzi l'unica Ragione, l'unico Giusto, l'unico Saggio, Colui che tutto vede e comprende; e il solo dubitarne era Follia, era l'Errore. Se qualcosa non si realizzava secondo le sue previsioni, ero io che avevo fallito, io che non ero riuscita a mantenere la mia positività, facendomi  sicuramente "fregare", ero io da mettere in discussione e da condannare. E naturalmente anche tutti coloro che osavano contestarlo, criticarlo, attaccarlo erano in errore, erano negativi, ciechi, malvagi, folli, stolti, incapaci di capire, di sostenere tanta grandezza: Lui era l'unico Bene, gli altri il Male.

    Che si può dire a qualcuno che la pensa così? Che ha la certezza assoluta ed acritica di avere trovato la Verità Assoluta, la Pura Luce che illuminerà la sua vita, che ritiene di possedere la logica ed inequivocabile spiegazione scientifica  di tutto ciò che avviene nella sua vita e nel mondo? Nulla di quanto mi avessero detto mi avrebbe minimamente messo in crisi; nulla infatti di quanto mi è stato detto, di quanto ho visto accadere intorno a me, di quanto ho letto sui giornali, mi ha allontanato dalle mie convinzioni, dalla mia Fede.

    Ad aprire gli occhi ci sono arrivata da sola, dopo molto tempo e molte prove evidenti che mi hanno dimostrato il Grande Inganno, la Falsità di tante cose. Non si può negare per sempre l'evidenza. Per quanto sia consapevole che le mie parole cadranno nel vuoto e forse non verranno neppure lette vi invito a due sole riflessioni.

    La prima, inconfutabile, è che non sono morta, non sono neppure finita male o in rovina, come il Meneghetti  mi aveva con assoluta certezza profetizzato nel nostro ultimo, drammatico incontro.
    E' un suo discutibile vezzo infatti quello di aggredire tutti coloro che lo lasciano lanciando foschi anatemi: "Sei un ramo secco, morirai nel giro di un paio d’anni"’ furono le sue parole. Non nego che ho contato i giorni (il Meneghetti sa come metterti paura!), ma poi di anni dal nostro addio ne sono passati parecchi ed io sono ancora viva ed anzi sto  benone. Ed anche altre persone che si sono allontanate dall'Ontopsicologia e alle quali era stato profetizzato un cupo destino, stanno, per quanto ne so, benissimo.
    Perciò la mia e la loro esistenza è la prova evidente che il Meneghetti non è affatto infallibile. Gli piace credersi insostituibile, salvifico (a quanti di voi ha detto all'inizio che, se non lo avessero conosciuto, non sarebbero sopravvissuti tre mesi? E' un altro dei suoi cavalli di battaglia e, poiché campare piace a tutti, la battuta ha un certo effetto).  Non solo: né per me né per la mia famiglia, a distanza di un anno dalla mia prima lettera, ci sono stati problemi  e ripercussioni. Eppure sono sicura che il Meneghetti non ignora che esisto. Solo non sa chi sono (né chi è Inca, del resto). Dunque non è vero che sa tutto, che prevede tutto, che capisce tutto. Gli piace farvelo credere, per manipolarvi meglio, per spaventarvi e così tenervi in pugno: ma almeno con me ha toppato clamorosamente.

    Secondo argomento di riflessione: quanto vi rende veramente liberi e felici l'Ontopsicologia?
    Perché il Meneghetti, nel nobile tentativo di liberarvi da tutte le pastoie sentimentali di origine familiare, dai cosiddetti Campi Semantici che vi hanno privato della vostra positività, in realtà non fa altro che sostituirsi ai vostri tanto pericolosi congiunti, succhiando al posto loro i vostri soldi, la vostra energia, il vostro amore. E' come un Grande Genitore (e anche un Grande Fratello perché vi sorveglia costantemente), che, forte della sua superiore saggezza, vi toglie ogni libero arbitrio, imponendo la sua autorità sulle vostre scelte molto più di quanto potessero fare i vostri genitori o coniugi. Lui vi dice chi e che cosa prendere e chi lasciare, quale lavoro, quale moglie o quale marito, quale città di  residenza (e sicuramente anche ciò che dovete leggere o non leggere su Internet: certamente non le pagine di Inca …).

    Lo fa per il vostro bene, dice lui. O per il suo, dico invece io. Che per esempio fui costretta ad abortire di un figlio che sia io che il mio compagno desideravamo. Ed è appunto solo un esempio, perché, per tutto il tempo che ho frequentato l'Ontopsicologia, il Meneghetti ha deciso per me, scelto per me, pensato per me.
    Che differenza c'era con i miei genitori? Nessuna, o meglio: con i miei ero molto più libera ed autonoma. Per lo meno la mia opinione contava per me quanto la loro. Ma dopo non contava altro che l'opinione, anzi la volontà del Meneghetti. Con il quale resti un figlio per sempre, un eterno suddito del suo piccolo reame.
    Quando lo incontri ti promette quasi sempre una guarigione immediata, pochi mesi di terapia e non avrai più problemi. In realtà, una volta che ti ha agganciato non te ne liberi più; se prima dipendevi dalla tua famiglia, ora dipendi da Lui e dall'Ontopsicologia, vivi  di lui e per lui e non sarai tu a lasciarlo ma sarà Lui a prendere le distanze, quando ti avrà spremuto fino all'ultima goccia; poi passerà a spremere le vittime più fresche, che magari ingenuamente gli hai portato proprio tu. Si parla tanto di Psicologia Negativa, di Vampirismo Psicologico, ma  RIFLETTETE, se ancora ne siete capaci: il primo e il più grande Vampiro  non è forse proprio il Meneghetti? Efficacemente coadiuvato dai suoi assistenti, Lorenzini in testa.
    Proprio Lui, che non si mette mai in discussione se non per finta: ogni tanto vi dice che non dovete fidarvi nemmeno di Lui, ma è chiaro che è una tattica. Provate veramente a farlo e ve ne accorgerete. Anatemi, profezie di sventura e minacce fisiche e legali: questo e altro vi aspetta. E veramente penso che molti restino con Lui per paura più che per fede. Del resto nessuno cresce con lui, si resta piccoli, dipendenti, bisognosi, timorosi di camminare senza di Lui,  lontano da Lui.
    Con il bastone e con la carota vi tiene in pugno, peggio di qualsiasi genitore o familiare. E' un vero Padre Padrone che non vi lascerà mai più liberi di essere voi stessi.

    La maggiore denuncia implicita che potete fare che tutto quello che dico è vero, è proprio il fatto che nessuno di voi è più riuscito a costruirsi un'identità personale e una vita di relazione lontano da lui: è questa la libertà alla quale siete stati portati?

    RIFLETTETE: vi sentite veramente felici? O vivete nella paura di essere negativi e che qualcuno se ne accorga? Vi sentite veramente liberi e padroni di voi stessi o dovete consultare sempre e comunque l'Ontopsicologo di fiducia e a volte fare scelte non vostre ma obbligate dal terapeuta? In realtà l'unico che ci guadagna veramente molto dall'Ontopsicologia è il Meneghetti: denaro, sesso ma soprattutto potere. Lui è la vera Ape Regina, per la quale voi tutti lavorate, alla quale obbedite. Solo dopo averlo lasciato (e mi è servito del tempo e una vera e buona analisi), ho recuperato me stessa. Ed ora sono finalmente serena, a volte anche felice, comunque libera di pensare come voglio, di sbagliare magari, ma da sola. Il segno della mia libertà è che mi prendo il gusto di disobbedire quando mi pare. Magari (orrore, orrore) faccio volontariato con gli anziani e ne esco gratificata. Ma mi tengo anche alla larga da certe dinamiche familiari poco chiare: perché libertà è, paradossalmente, anche seguire qualche idea dell'Ontopsicologia che si ritiene giusta ed è vero: ci sono anche i Parenti Serpenti, solo che adesso me ne accorgo da sola. Ecco, essere liberi vuol dire anche questo: amare chi ti pare, fare come ti pare, andare dove ti consiglia il cuore: il tuo però, non quello degli altri.

    Oggi il mio cuore mi consigliava di andare al Computer e scrivere questa lettera che meditavo da tanto. Se servirà a farvi aprire gli occhi, buon per voi; altrimenti sarà servita a me.  E’ un gesto d'amore per Me, per la Bella Persona che sono diventata, che non ha finalmente più paura del Meneghetti (un vero iettatore, a pensarci bene, oltre che una iattura per chi l'incontra), né di dire e fare ciò che le pare e piace senza chiedere il permesso a nessuno. Questa è la vera libertà: ed ha un ottimo sapore.

    Auguri a tutti voi, che decidiate di andarvene o rimanere, vi porto comunque nel cuore.

                                                                        Una Felicissima Negativa