Lettera aperta
ai parenti degli ontopsicologi



    Un ex appartenente all'ontopsicologia ci ha scritto questa bella lettera, indirizzata prevalentemente alla madre che ha scritto una lettera aperta al Papa, riportata anche in questo sito, ma destinata anche a tutti coloro che hanno parenti in questa setta e che piangono la scomparsa all'interno della stessa dei propri congiunti o amici.

   «Ho un consiglio da dare alla madre di Bianca (ho letto sul tuo sito la lettera al Papa e il tuo commento).Vorrei dirle: lasci perdere sua figlia, non serve a nulla cercare di farle capire chi è
veramente il Meneghetti (si è mai riusciti a convincere un drogato o anche un fumatore a smettere ,se lui non vuole?). Inoltre il Meneghetti, se i familiari di qualche adepto gli creano fastidi, se la prende con l'adepto, che è negativo...

    Le uniche cose da fare sono:

1) Chiudere i cordoni della borsa (anche legalmente,se possibile), visto che tutti i soldi finirebbero al Meneghetti, e, se uno è anziano, vincolare eventuali eredità al'uscita dall'ontopsicologia. Comunque non dateli ad un adepto: li userebbe, come un drogato, per il Meneghetti e poi, se un domani dovesse rinsavire  non gli resterebbe niente (io, come tutti, gli ho dato milioni...)

2) Scrivete ai vostri figli un diario, raccontate tutto di voi, di loro da piccoli, del vostro dolore di saperli lì dentro, ma anche del vostro quotidiano. Un figlio nell'Ontopsicologia è come un figlio in coma: se si sveglia dovrà recuperare il tempo perduto, e se voi magari non foste più in grado di parlargli, qualcuno potrebbe dargli il diario per voi. Anche io mi sono svegliato,ma dopo troppi anni, e mia madre non c'era più. Quante cose avrei voluto sapere di lei, di mio padre, di me stesso... Ora posso solo parlare con voi. Spero che mi ascoltiate.

3) E un'ultima cosa...: non perdete mai la fiducia di riabbracciare quelli che amate».