Indagine su una setta


Depredata col lavaggio del cervello
La giovane ospite di un centro nella capitale ha ceduto denaro e immobili

di Paola Vuolo

Le avevano fatto credere che meditando e allenando il pensiero avrebbe trovato la felicità. Erano riusciti a convincerla che bevendo solo un brodino a mezzogiorno e masticando una carota alla sera, sarebbe diventata un'altra persona.

Giulia (il nome è di fantasia), 24 anni, figlia di una coppia di professionisti romani, prima di iniziare la ricerca della "verità" aveva una casa, un fidanzato e un conto in banca. Dopo un mese di brodini, carote e contemplazione si è ritrovata con le flebo infilate in un braccio, denutrita, sola, senza più niente e la mente minata dal digiuno e dalle torture psicologiche a cui è stata sottoposta dai "maestri" del centro.

Giulia non è più la stessa, e i genitori hanno denunciato le "guide spirituali" che hanno ridotto la figlia come uno spettro: «Le hanno fatto un vero e proprio lavaggio del cervello, vogliamo giustizia» hanno detto ai Carabinieri i genitori della giovane.

I Carabinieri del Nucleo operativo di via In Selci, guidati dal capitano Manzi Giorgio, indagano sui responsabili del centro.

L'ipotesi di reato è il riciclaggio di denaro: secondo gli inquirenti i soldi sottratti agli "adepti" vengono poi riciclati e investiti all'estero attraverso delle succursali che si trovano in alcune capitali straniere.... i finti "maestri" che approfittano di giovani (tutti benestanti), che hanno qualche problema e che, con la scusa di aiutarli, li riducono a larve umane, incapaci di ragionare con la propria testa....
 
 

Il messaggero (cronaca di Roma) - giovedì 13 gennaio 2000