Ontoarte 2
    intelligenza dentro la materia
    Analisi di una mostra dell'artista Meneghetti

    Siamo rimasti affascinati dall'intervista a Meneghetti sulle sue opere di ontoarte, apparsa sulla rivista "Nuova Ontopsicologia" del Febbraio 1998, rilasciata ad un ontopsicologo bolognese in occasione dell'inaugurazione della galleria di Ontoarte a Recanto Maestro (Brasile) l'8 Novembre 1997.

    Non possiamo non divulgare questa perla!

    Poiché nessuno sa con esattezza dove si trovi Recanto Maestro, il signor Meneghetti ha così risposto:

    Io ho il tranquillo orgoglio di sapere che in questa galleria ci
    sono opere maestre...
    Le esposizioni che ho fatto in tantissimi posti nel mondo mi
    hanno reso sempre felice e oggi so che la grande arte è dove
    tu la vuoi fare...: un grande l'arte se la fa a casa propria.
    Tra l'altro nei musei non ci sono più i veri quadri, i più importanti.
    In un posto qualsiasi di questo mondo c'è una piccola stanza che
    per me è la galleria delle gallerie.

    Quindi il signor Meneghetti, da grande maestro qual è ha ritenuto più saggio non confondersi con i quadri degli artisti mediocri esposti nei musei del mondo (Raffaello, Cimabue, Caravaggio, Van Gogh, Tiziano, e tanti altri), ma ha trovato una stanza a Recanto Maestro dove esporre le proprie grandi opere. Naturalmente, come spesso succede nelle mostre di Meneghetti, i seguaci dell'ontopsicologia devono intervenire alla mostra, pagando il corrispettivo biglietto di entrata e acquistando le opere.

    È stato chiesto a Tonino che tipo di opere si trovavano esposte:

    La tecnica dei miei quadri è la più avanzata sul piano
    artigianale-artistico oggi conosciuta...
    Ci sono quadri che aprono orizzonti umani, orizzonti
    naturali, orizzonti terrestri, orizzonti extraterrestri,
    orizzonti materiali, orizzonti spirituali. Quando faccio
    un quadro ho l'idea chiara e distinta. Quando apro
    escono tante cose che non conoscevo. Quello che apro è,
    cioè, più grande di quello che ho formalizzato. A volte
    devo sostenere una lotta per non fare entrare alcune
    presenze in determinati quadri.

    Mi mancava un quadro, il mio preferito che qui non avevo. Allora
    lo dovevo fare: è il famoso (sic!) quadro di punto e linea, in cui
    bisogna cogliere la puntualizzazione dell'essere in rapporto all'esistenza.
    È un'armoniosa proporzione zenica. In genere uso soltanto il nero:
    mi piace molto perché è il colore più completo, che possiede la luce
    di tutti gli altri (N.d.A.. non era il bianco che racchiude tutti gli spettri
    luminosi?).
    È difficile dominare la proporzione spazio-luce e c'è un solo punto dove
    il quadro è perfetto, non ce ne sono due. Per quello che sono la mia
    cultura, la mia conoscenza, so che ci sono riusciti soltanto pochi
    maestri Zen. Ma io non ho imparato da loro.

    Come potete notare dalla foto Meneghetti usa davvero la tecnica pittorica più avanzata oggi conosciuta.... dipinge con i piedi!

    Dulcis in fundo, Meneghetti raggiunge l'apice del successo nel momento in cui ci rende manifesto di aver creato anche un profumo... sì, avete capito bene... un profumo!

    Ho fatto anche un profumo per un motivo ben preciso. Come tutti ho
    variazioni emozionali, però in alcuni momenti particolari le mie
    emozioni profumano (leggi. puzzano) e non mi piace che quei profumi
    arrivino alle altre persone, perché sono trasparenze della mia anima.
    Allora ho costruito un profumo capace di coprire bene tutto.
    Questo dell'emanazione di un profumo semantico (sic!) è un fatto
    abbastanza frequente in alcuni umani, non deve meravigliare.
    Se, per esempio, avete un bel pappagallo femmina e se voi le piacete,
    quel pappagallo fa dei rotondi, dei fremiti con le piume e
    dopo un po' emana un profumo particolare, tenero.
    Inoltre sia l'uomo sia la donna, quando stanno in eccellente
    forma erotica.....
    Recentemente ho realizzato un nuovo profumo. Dentro c'è whisky,
    tabacco, sigaro, tante altre essenze e anche un'erba che fa
    molto bene al fegato.

    Cari lettori, se volete coprire la vostra eccellente forma erotica o non volete suscitare passioni travolgenti in un pappagallo, allora dovete assicurarvi di avere in casa una boccetta del prezioso profumo meneghettiano (dietro esborso di una congrua somma di denaro!). Non importa se tutti vi staranno alla larga perché "profumate" di sigaro, whisky e tabacco (addizionati della pianta contro la cirrosi epatica), l'importante è che gli altri non possano leggere nella vostra anima trasparente!